Lista bianca dei paradisi fiscali

In genere si pensa ai paradisi fiscali come Paesi dove si hanno tassazioni favorevoli e le comunicazioni fiscali con le autorità degli Stati di residenza dei correntisti sono poche trasparenti. In realtà non è sempre così.

Che cosa sono i paradisi fiscali

Con il termine paradisi fiscali si indica alcuni Paesi che si caratterizzano per una tassazione molto favorevole nei confronti dei soggetti privati, delle società oppure di entrambi. Per questo motivo molto spesso si decide di trasferire in questi Stati la propria residenza fiscale o le proprie attività oppure semplicemente di aprire qui un conto corrente. In questo modo è possibile usufruire dei vantaggi che la legislazione nazionale offre, come un’imposizione fiscale ridotta o assente anche in assenza di attività effettive sul territorio. Alcuni Stati rifiutano di effettuare scambi di informazioni in ambito fiscale, tuttavia esistono paradisi fiscali nella white list, cioè che presentano una buona trasparenza in ambito normativo.

White e black list

Nella categoria della cosiddetta black list rientrano i Paesi che mettono in atto comportamenti elusivi sia per quanto riguarda la presenza di capitali per poter usufruire di un trattamento fiscale privilegiato che i trasferimenti fittizi di residenza e le operazioni economiche che avvengono sul loro territorio. Invece i paradisi fiscali nella white list attuano lo scambio di informazioni con le autorità fiscali estere che ne fanno motivata richiesta facendo riferimento agli standard OCSE. Al tempo stesso i paradisi fiscali nella white list garantiscono un livello di tassazione sensibilmente inferiore a quello applicata nella maggior parte dei Paesi a livello mondiale ed effettuano comunicazioni annuali sulla situazione finanziaria dei correntisti e degli operatori economici con le autorità degli Stati dove hanno la loro residenza. Inoltre bisogna tenere a mente che al giorno d’oggi non esistono paradisi fiscali all’interno della black list: quest’ultima, infatti, è stata sostituita grey list perché i vari Stati si sono impegnati formalmente a rispettare i parametri OCSE per gli scambi di informazione, anche se non li hanno effettivamente applicati.

Quali sono i paradisi fiscali nella white list

I paradisi fiscali nella white list sono i Paesi a fiscalità privilegiata che effettuano effettivamente lo scambio di informazioni in base agli standard internazionali OCSE e che hanno firmato accordi bilaterali in merito con almeno 12 dei 30 Stati che fanno parte di questa organizzazione. Nella categoria sono compresi l’Andorra, la Svizzera, le Bahamas, le Isole Vergini britanniche, il territorio di Gibilterra, le Isole Cayman, il Bhrain, il Lussemburgo e il Liechtenstein. Inoltre si ricordano l’isola di Samoa, il Principato di Monaco, Singapore, le Antille olandesi, la Repubblica di San Marino e Antigua.