Modello unico, impossibile senza un commercialista

Il nuovo modello unico porta con se delle novità per diverse categorie di contribuenti ma non sempre è facile districarsi tra dichiarazioni e agenzia delle entrate

Modello unico: Chi lo deve presentare

Il modello unico è quel modello che viene presentato da chi è tenuto a fare una dichiarazione circa i propri redditi o la propria partita Iva. Questo modello offre la possibilità di presentare più dichiarazioni fiscali e proprio perché esistono diverse categorie di contribuenti che sono tenute ad utilizzarlo, esitono diverse sigle che individuano i singoli modelli che le rappresentano: PF, EN, SC, SP sono le sigle a seconda che si tratti di persone fisiche, di enti non commerciali, società di capitali ed enti commerciali o società di persone. Rispetto al modello 730, il modello unico segue una procedura decisamente più complicata perché in sostanza è indicato per i profili contributivi più complessi; da questo anno inoltre, prende il nome di modello “redditi”: le novità principali di questo cambiamento sono rappresentate prima di tutto dal fatto che i titolari di partita iva non possono più presentare la dichiarazione iva in forma unificata insieme alla “dichiarazione dei redditi”.

Differenze tra 730 e modello unico

Mentre il 730 è indicato per i lavoratori dipendenti, i pensionati e gli autonomi , il modello unico invece è obbligatorio per tutti coloro che percepiscono redditi da lavoro autonomo o di impresa.
Il modello unico viene utilizzato anche in quei casi in cui, avendo presentato il 730 ed avendo notato un errore di dichiarazione per il quale si è ottenuto di avere una posizione a proprio favore, per esempio la dichiarazione di un reddito minore a quello effettivo, oppure la richiesta di detrazioni fiscali non dovute o superiori , in casi del genere appunto, si può presentare un modello unico che si definisce “correttivo” o integrativo entro termini equiparati a quelli per le dichiarazioni a sfavore.
Le persone fisiche con redditi da terreni, fabbricati, o da partita iva per fruire di deduzioni e detrazioni per spese sostenute possono compilare un modello redditi per persone fisiche cosiddetto “mini”.

La scelta di un commercialista evita errori e spese ulteriori

Dal momento che il più delle volte il modello unico può essere presentato solo in via telematica, la sua presentazione diventa quasi impossibile senza un commercialista con il quale non solo infatti si ha la possibilità di trasmettere in via telematica le dichiarazioni al ministero ma di verificare che sia stata correttamente compilata, ricevuta e riceverne una copia dell’originale; farlo da soli significa dover effettuare una serie di registrazioni prima di poter accedere al servizio e ciò può diventare leggermente complicato sopratutto per i più anziani. Commettere errori in fase di dichiarazione comporta multe e spese ulteriori ma un intermediario come caf e commercialisti sono tenuti ad assumersi la responsabilità di eventuali errori in quanto sono coloro che materialmente inviano la documentazione.
Un altro aspetto positivo è che caf o commercialisti il più delle volte consentono di versare le imposte direttamente tramite assegni o bancomat grazie agli sportelli in molti casi opportunamente attrezzati.