Paradise papers e sistema economico globale

Dopo i Panama Papers, lo scorso anno è stata la volta dei “Paradise Papers” che hanno rivelato che l’evasione fiscale è inseparabile dal sistema economico globale.

Paradise papers

I Paradise Papers, è stato un grande sondaggio globale condotto da 381 giornalisti su iniziativa del giornale tedesco Süddeutsche Zeitung, sotto il coordinamento del consorzio internazionale di giornalisti investigativi ICIJ a Washington, è che i paradisi fiscali non sono un’anomalia del sistema ma ne fanno parte.

L’economia è infatti organizzata in modo tale da consentire al capitale di evaporare nei luoghi dove le tasse non esistono. È strutturata in modo da sottrarre una ricchezza fenomenale ai paesi in cui i grandi gruppi realizzano il loro giro d’affari. Paesi che, per molti, sperimentano anche un massiccio debito che grava sui loro conti pubblici e pone l’onere della tassazione sui loro cittadini.

Elusione e legalità?

Questo sondaggio mostra anche che i montaggi di elusione fiscale sono quasi sempre fatti senza violare la legge. Mentre il cabinet Appleby è stato a volte criticato dalle autorità di regolamentazione, la maggior parte delle e-mail che sono trapelate rivela una propensione e un’applicazione nel volere conformarsi alla legge vigente per non incorrere in sanzioni o in evasione fiscale.

Fuga di capitali

Perché le regole dell’economia mondiale non hanno bisogno di essere infrante per consentire la fuga di capitali. Liquidazione di royalties per società offshore, introito legale di profitti, società situate in due paesi, che consentono di sfuggire alle imposte troppo pressanti, organizzazione di prestiti ,  tutto avviene in maniera del tutto legale, e intanto si continua la fuga dei capitali da tantissimi paesi europei.